Tutto è gia stato detto, ma non da tutti (Karl Valentin)

Probabilmente ognuno di noi ha almeno un frammento del famigerato scheletro nell’armadio, perché, in caso contrario, ci siederemmo su una nuvola come angeli paffuti e suoneremmo l’arpa mangiando una torta al cioccolato o faremmo comunque cose carine.

Invece viviamo la vita, più o meno consapevole, litigando, amando, assillando, pianificando, tramando, meditando ecc.

Siamo più o meno soddisfatti, finché tutto ‘va bene‘. Se le nostre aspettative non vengono soddisfatte, tutto ci appare un po‘ diverso.

Frasi banali come

Cosa ho fatto di sbagliato…

Questa è la punizione per…

Perché sempre io, è cosi ingiusto…

ci colmano la testa.

Questo atteggiamento può avere conseguenze fatali costringendoci ad un ruolo vittimistico, la cui portata raramente riconosciamo.

Il fatto è che più ci identifichiamo con questi schemi, più li immettiamo nella nostra vita in un susseguirsi di disgrazie.

Le azioni come i pensieri creano il nostro mondo e si manifestano nelle nostre vite.

Cosa sto cercando di dire?

É tempo di assumersi le proprie responsabilità e differenziare non solo la spazzatura visibile ma anche quella invisibile, cioè mentale. Per me l’eredità più preziosa per i nostri discendenti.

Ma come fare? Ad essere onesta non lo so esattamente… sto acquisendo esperienza e poiché ognuno di noi ha una percezione propria del Mondo, ognuno di noi dovrebbe trovare la propria strada. Personalmente avere coscienza che ogni respiro di vita è fresco e che il cambiamento può accadere ogni momento, mi aiuta molto.

Potrebbe essere un buon inizio. Arriverà un momento dove vorrò sedermi su una nuvola viola con la coscienza pulita e fare uno spuntino con una bella fetta di torta al cioccolato con extra noci, sapendo benissimo che nel mio armadio non ci sono frammenti di nessuno scheletro.

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