Il mio mondo-Il tuo mondo- Il nostro mondo

'Vivi nel tuo mondo'!

Questa espressione tipicamente utilizzata nella nostra societá ha una connotazione piuttosto negativa.

Come mai?

Forse il vero significato rimane nascosto in quanto questa frase viene contestualizzata come si contestualizza un vecchio straccio per pavimenti... ed un vecchio straccio per pavimenti suscita poco interesse.

Ma se una volta interiorizzata ogni singola parola, la affrontiamo apertamente, potremmo scoprire in esse una profonda saggezza.

Personalmente questa affermazione annulla il principio di dualità, cioè le opinioni, i pensieri e le esperienze di ogni individuo possono manifestarsi senza essere giudicati.

Non sto dicendo che dobbiamo accettare tutto.

Mi interessa piu l'idea di tolleranza.

Tolleranza non solo verso le culture straniere ma anche verso il prossimo, l'altro, il cui atteggiamento ci è complettamente estraneo ed incomprensibile.

Tolleranza anche verso noi stessi e verso il nostro atteggiamento quando evitiamo che altre persone, delle quali non condividiamo convinzioni e modalità, entrino a far parte della nostra vita.

Sarebbe certo produttivo e benefico se noi iniziassimo a interagire senza pretendere di insegnare o convincere.

Come mai?

Semplicemente perchè non ne abbiamo il diritto.

 

Probabilmente sarebbe il caso che ognuno vivesse nel proprio mondo, pur vivendo in una realtà colletiva.

Neanche scegliendo il suicidio potremmo sottrarci a tutto ciò, in quanto l'energia rilasciata da quel gesto estremo farebbe nuovamente parte del mondo collettivo.

Che cosa vuol dire?

Sii sempre ben predisposto verso gli "incroci" che ti prospetta la vita perché è lì che si trova il tanto decantato paradiso.

Non c'è altro.

Non nel mio mondo.

 

In collaborazione con Raisa Kaeslin

 

 

 

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