…quasi tutto sogna – ma tu, tu porti tutto questo dentro di te.
Rainer Maria Rilke
La viviamo fin dalla nascita, quell’altra realtà in cui sprofondiamo quando dormiamo. Il sonno ci conduce in una sfera dove tutto è possibile e allo stesso tempo impossibile, e a volte i nostri sogni sembrano così reali da farci risvegliare smarriti.
Chissà, forse continuiamo a sognare inconsciamente anche nella vita quotidiana, poiché siamo raramente veramente svegli.
Essere svegli, significa più che camminare con occhi aperti.
Essere svegli, significa presenza.
Il mondo sarebbe diverso, se fossimo davvero presenti e non solo semplicemente qui.
Ci sono sogni quante sono le persone… e forse anche di più, perché ognuno di noi ne porta diversi dentro di sé. A volte attraversiamo momenti della vita in cui immergersi temporaneamente nei sogni, ad esempio nei sogni ad occhi aperti, può essere d’aiuto.
Diventano allora un modo per sopravivere a una situazione traumatica apparentemente senza via d’uscita, affinché la nostra anima possa guarire senza subire danni troppo profondi.
Non sono una terapia, ma possono offrire un sostegno.
Ogni tipo di sogno è un dono della vita, una metafora della nostra forza, scolpita su misura come un’impronta digitale in ciascuno di noi. Potremmo provare a vivere consapevolmente non solo la nostra quotidianità, ma anche i nostri sogni. La presenza si può allenare anche nel sogno, per quanto ciò possa sembrare paradossale a prima vista.
Questo richiede alcune tecniche prima che possiamo imparare a sperementarlo.
Nel sogno riconosci: Questo è un sogno!
Siamo, in un certo senso, gli sceneggiatori del nostro stesso film. Affascinante, vero?
Il sogno lucido è ancora un tema di nicchia, ma ha suscitato grande interesse negli ultimi anni. Molte persone cercano consapevolmente modi per comprendere meglio i sogni o usarli in modo creativo – per curiosità, per crescita personale o per elaborare emozioni profonde.
I paesaggi onirici di ogni tipo lasciano tracce nella nostra vita – spesso senza che ce ne accorgiamo, perché siamo raramente presenti. Si manifestano come metafore della nostra forza interiore che, se impariamo ad usarla, può liberare un potenziale enorme – perché anche questa è una forma di presenza.
Poiché sogniamo tutti, siamo tutti parte di questa forza, anche se la esprimiamo in modi diversi. Spesso ci manca il coraggio di utilizarla.
Forse i sogni vogliono aiutarci, mostrarci che non è così difficile come crediamo. Per esempio, quando durante il sonno corriamo, senza sapere da cosa stiamo davvero fuggendo. Forse è proprio quella forza, quella presenza che ci manca nella quotidianità – quella di cui abbiamo veramente bisogno per vivere e risvegliarci da questa “ubriachezza del quotidiano” in cui, più o meno, ci muoviamo come in una nebbia.
Forse possiamo crearci consapevolmente delle piccole isole di sogno, dove abbandonarci alle immagini che noi stessi abbiamo creato – come pause volute nel ritmo di tutti giorni.
Abbiamo tutti bisogno di più presenza. E per questo non serve alcuno sforzo fisico – basta esserci.
… tutto vive – e tu, tu porti tutto questo dentro di te.
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